========== Waters racconta 'Ca Ira' e spera che i Pink Floyd tornino insieme ''E' importante non essere rigidi… '' L'ex bassista dei Pink Floyd presenta in anteprima mondiale all'Auditorium di Roma 'Ca Ira', un melodramma ispirato alla rivoluzione francese ASCOLTA! (in inglese) di Silvia Mobili Sessant'anni, una somiglianza - neanche troppo vaga - con Richard Gere, un sorriso sereno di chi ne ha viste tante e sa qual e ormai la giusta direzione. Roger Waters si da al melodramma. "Ca Ira", questo il titolo dei tre atti per coro ed orchestra, per parlare dello spirito della rivoluzione francese. Un progetto durato 15 anni, ripreso e lasciato, partito nel 1988, dopo aver letto il libretto per opera del compositore francese Etienne Roda Gil. Waters in particolare e partito da questo soggetto per affrontare temi che in fondo sono quelli di oggi: i mutamenti della societa, la lotta contro le ingiustizie sociali. "Ca Ira" sara eseguita - in anteprima mondiale - il 17 e 18 novembre all'Auditorium Parco della Musica di Roma. Abbiamo incontrato Roger Waters per saperne qualcosa di piu. Lo spirito della rivoluzione francese e ancora attuale? “Tra le cause della rivoluzione francese c'e l’estrema disparita nella distribuzione della ricchezza. Era cosi 200 anni fa e cosi e oggi. E' qualcosa cui noi assistiamo quotidianamente. Una questione affrontata al G8 e anche da alcuni miei colleghi, Bono, e cosi via. Qualcuno li ha anche criticati ma io 'mi levo tanto di cappello'. E' stato importante quello che hanno fatto, hanno parlato di soluzioni. Ci sono economisti che hanno sviluppato una teoria secondo cui e possibile alleviare la poverta in tutto il mondo semplicemente devolvendo lo 0,07 per cento del Pil dei paesi sviluppati a quelli piu poveri. Se venisse fatto, milioni e milioni di persone vivrebbero meglio e questo ci consentirebbe di avere un mondo meno violento”. I puristi dell’opera non le risparmieranno critiche... “Non penso che si possa generalizzare. A qualcuno il mio lavoro piacera, ad altri no, c’e chi sara entusiasta e chi lo odiera. Sono pronto a tutto. Spero che la gente non venga influenzata dal fatto che io facevo parte di una rock band. Bisogna giudicare quest’opera per quello che e, senza pregiudizi. Per farvi capire vi cito una recensione di un quotidiano americano. Il giornalista aveva scritto che questo album era nato da una mia crisi di mezz’eta, era l’alternativa all’acquisto di una macchina sportiva. Come se scrivere un'opera fosse un vizio da togliersi. Questo vuol dire che non ha capito quanto sia difficile e complicato il lavoro creativo, sia che tu scrivi una canzone che un’opera o fai un film, un romanzo… E poi comunque… la macchina sportiva ce l’ho gia.” Lei all'Italia e legato da una circostanza tragica che ha segnato tutta la sua vita. Le va di raccontarcela? Mio padre e sepolto ad Anzio dove e stato ucciso nel 1944. Sono cresciuto nell’atmosfera della seconda guerra mondiale, e difficile non essere sensibili su quanto la storia e la politica possano avere influenza sulla gente. Cosa pensa del Live 8? Penso che, alla fine, quello che hanno fatto Bob Geldof al Live 8 e anche Bono in altre occasioni probabilmente ha avuto qualche effetto, perche in fondo ai politici piace l’opportunita di farsi belli, di sfruttare queste cose, pagandole a poco prezzo. E’ sicuramente quello che successo col G8, quello che ha fatto Tony Blair. Tra l’altro, qualche giorno fa sono stati cancellati 40 miliardi di dollari di debiti da parte dei paesi ricchi verso i piu poveri, insomma c’e stato del movimento. E i Pink Floyd di nuovo insieme? Beh.. i Pink Floyd…. Ma…E’stato grande rivedersi e riunirsi, una fantastica esperienza, mettere insieme la band, suonare vecchi pezzi… molto bello. Parlando prima dei leader politici dicevo che hanno posizioni estreme... Un po’ quello che e successo a me e a David Gilmour. Per circa una ventina d’anni siamo stati agli estremi, come posizioni e opinioni. E un po’ mi dispiace. Da parte mia e stato un pochino infantile, invece penso che sia importante che da queste due posizioni estreme ci si incontri nel mezzo. Nel mezzo c’e l’accettazione e l’effettiva gioia... e importante non essere rigidi… E comunque per rispondere alla domanda se i Pink Floyd si riuniranno ancora… vi dico… Forse (6 ottobre 2005) mercoledi, 05 ottobre 2005 Waters: "Ancora Pink Floyd? Forse" Dice: "Potremmo tornare insieme" In occasione della presentazione romana della sua opera lirica sulla Rivoluzione francese dal titolo "Ca Ira", Roger Waters ha dichiarato: "Un giorno i Pink Floyd potrebbero tornare insieme. Suonare per il Live 8 e stato bellissimo... riunire di nuovo la band per qualche giorno e suonare i vecchi pezzi e stata una grande emozione". L'anteprima mondiale di "Ca Ira" si terra all'Auditorium di Roma il 17 novembre. La rivoluzione francese al centro dell'opera lirica "Ca ira" di Roger Waters, fondatore dei Pink Floyd. Andra' in scena il 17 novembre nella sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica l'anteprima mondiale dell'ultimo lavoro di Waters. Ad accompagnarlo sul palco sara' l'orchestra Roma Sinfonietta composta da circa 100 elementi e del Coro Romano, circa 80 elementi compreso il gruppo del Coro dei bambini. L' opera classica in tre atti andra in replica il 18 novembre dopo le richieste per i biglietti arrivate da tutta Europa ma anche da Usa e Giappone, secondo quanto ha riferito l'amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma, Carlo Fuortes che si e' detto soddisfatto perche' "Roma e' tornata cosi' ad essere centro di interesse musicale internazionale". Waters ha iniziato a lavorare ad una versione per orchestra dell'opera all'inizio del 1989 durante il bicentenario della Rivoluzione francese, dopo che rimase colpito dal libretto per opera scritto in quell' occasione dal francese Etienne Roda-Gil e da sua moglie Nadine. Solo nel 1997 il musicista ha cominciato la stesura della versione inglese del testo. "Non e' stata semplicemente una traduzione - ha detto Waters - Sono convinto che ci sia un filo conduttore tra gli eventi francesi e i tempi odierni". Beethoven, Berlioz ed ancora Puccini, Bellini e Doninzetti sono gli ispiratori di Roger Waters che si e' detto tranquillo per quel che riguarda l'accoglienza dei puristi della lirica. "Sicuramente - ha aggiunto Waters - non mancheranno le critiche ma quello che piu' mi interessa e' evitare che la gente venga distolta dal fatto che io sia un artista rock". La musica rock o classica e' sempre musica per Waters che ha ribadito che quando scrive cerca qualcosa che faccia emozionare: in "Ca Ira" lo sguardo e' rivolto alla storia e agli ideali perche' forse "sono cresciuto senza un padre, morto in guerra nell'ultimo conflitto mondiale e sepolto ad Anzio, ed una madre comunista, attiva in politica". I versi delle ultime pagine del libretto sembrano aver particolarmente colpito l'artista dove si fa riferimento alla certezza di idee ed ancora alle disparita' di ricchezza.Temi qesti, secondo Waters, ancora attuali: "c'e' troppa distanza tra una parte del mondo e un' altra e per questo che il mondo finisce per essere diviso tra posizioni estreme come quelle assunte da Bush e Bin Laden". "Temo proprio - ha proseguito Waters - che se non si interviene per sanare questa situazione di totale disparita' correremo il rischio di scatenare la rabbia dei piu' poveri e questo puo' accadere persino negli Usa dove chi e' ricco e' sempre piu' ricco ma i poveri sono sempre di piu' e sempre piu' poveri". Inevitabile la domanda sui Pink Floyd dopo che Waters si e' riunito con la band al recente Live 8: "Un giorno i Pink Floyd potremmo tornare insieme -spiega- tornare a suonare i vecchi pezzi insieme per 'Live 8' e' stato bellissimo ed una grande emozione. Per venti anni io e David Gilmour abbiamo avuto posizioni estreme e ora mi rendo conto che il mio e' stato un atteggiamento infantile. Come in tutte le cose bisogna cercare una via di mezzo, venirsi incontro. Ecco perche? dico forse". spiaccicato da pozzecca scritto alle ore 05/10/2005 17:26/ =================